Raffaella Paita e Matteo Renzi accusano Arianna Meloni di non rispettare la nomina del governo. La replica di Fratelli d’Italia non si fa attendere.
Il dibattito politico si accende sul ruolo di Arianna Meloni, sorella della Presidente del Consiglio, in seguito alle accuse lanciate da Italia Viva. La coordinatrice del partito, Raffaella Paita, e il leader Matteo Renzi, hanno accusato il governo di “parentocrazia”, sostenendo che Meloni avrebbe un’influenza indebita nelle nomine pubbliche. La replica di Fratelli d’Italia, con Arianna Meloni in prima linea, è stata immediata, respingendo le accuse come parte di una strategia
L’accusa di Italia Viva ad Arianna Meloni
Italia Viva insorge accusando Arianna Meloni di essere coinvolta nelle nomine di governo, nonostante non ricopra alcun ruolo ufficiale nell’Esecutivo. A dare il via alla polemica è stato un post della coordinatrice Raffaella Paita, che ha sottolineato l’esistenza di una “parentocrazia” al potere, riferendosi all’influenza che la sorella della Premier avrebbe avuto in recenti decisioni. A tal proposito è intervento anche Matteo Renzi, che ha definito inaccettabile la presenza di una parente stretta della Premier nelle discussioni sulle nomine, chiedendo chiarimenti ufficiali su tali presunti conflitti di interesse.
La risposta della Meloni
Non si è fatta attendere la risposta di Arianna Meloni, che ha smentito categoricamente ogni coinvolgimento nelle nomine di governo, definendo le accuse una montatura mediatica orchestrata da Italia Viva per screditare la Premier Giorgia Meloni. Attraverso un post sui social, il responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia ha bollato le voci come “fake news” e ha accusato i suoi detrattori di utilizzare questi attacchi per dipingere la famiglia Meloni in una luce negativa, con l’obiettivo di minare la credibilità del governo.
Fratelli d’Italia respinge le accuse
Mentre la polemica continua a montare, Fratelli d’Italia ha difeso con forza Arianna Meloni, accusando Italia Viva di strumentalizzare la vicenda per fini politici. Il partito ha ribadito che le accuse sono infondate e parte di una campagna diffamatoria contro il governo. In un clima politico sempre più teso, la questione sollevata rischia di trasformarsi in un nuovo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione, con possibili ripercussioni sulla stabilità dell’esecutivo.